di Stefano Cosolo
Il popolo europeo, oggi, è un popolo senza dei valori in cui
credere e per i quali lottare. l'Europa si misurua sull'economia, sul libero
scambio, sulla moneta unica, ma non su valori, quegli stessi valori laici che
le costituzioni ben definiscono e individuano, quali le libertà, l'uguaglianza
delle persone e i diritti umani.
Anzi in nome della convenienza, dell'individualismo le
persone rinunciano sempre di più ai propri diritti così trascinando interi
secoli di cultura e di storia nell'oblio verso una inesorabile e ingloriosa
fine.
"tutti hanno diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione" recita l'art. 21 della Nostra Costituzione. ma il mezzo più
comune per diffondere il proprio pensiero sono i social network tramite
interventi anonimi. La rinuncia a dare
un volto e un nome al proprio pensiero è un'offesa e un ripudio alla libertà,
alla civiltà e alla democrazia, è l'anticamera della fine di tutti gli altri
diritti, conquistati in tanti anni di lotte, guerre e tragiche vicende private
e pubbliche.
Non è un caso l'obiettivo dell'attacco terroristico di
Parigi, gli integralisti islamici, ma anche le lobbies economiche e politiche e
tutte le mafie, sanno benissimo che i
peggiori nemici sono la scuola, la libera informazione e, in generale, la
libera manifestazione del pensiero.
Non cediamo alla paura, non rinunciamo ai nostri diritti in
cui crediamo e dai quali poi derivano altrettanti fondamentali doveri. Se
abbiamo questa forza possiamo vivere in pace e accogliere in pace anche persone
che vengono da altre culture, ma che sono persone come noi che cercano la pace
e una vita dignitosa. Ma sia ben chiaro non dobbiamo arretrare di un passo e
combattere a viso aperto con chi minaccia la nostra libertà, lo Stato può e
deve usare la forza coercitiva quando necessita, il cittadino la forza del
pensiero.
"Je suis Charlie"
Stefano Cosolo è presidente dell' Associazione Essere Cittadini Gorizia
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