Pubblichiamo la lettera inviata alla stampa ed ai social da Silvia Argenton, Andrea Bellavite, Anna Di Gianantonio, Franco Dugo. Significativamente intitolata, dagli stessi firmatari, ADESSO BASTA!
"Prima di tutto, piena solidarietà a don Paolo Zuttion,
direttore della Caritas e unico punto di riferimento saldo nel marasma
istituzionale di questo periodo di (non) accoglienza dei richiedenti asilo a
Gorizia. Il sindaco Romoli, riecheggiando le parole di
Franco Zotti, suggerisce sibillinamente sulla stampa maliziose ipotesi di
collusioni interessate: così, usando l’autorevolezza del suo ruolo, non fa
altro che spargere veleni e dubbi. Se realmente pensa che ci sia qualcosa che
non va, lo denunci alla magistratura e faccia nomi e cognomi, se invece tutto è
regolare perché insinuare reati con chiacchiere degne del più disinformato
frequentatore di caffè?
In secondo luogo, l’interrogazione che il consigliere
regionale Rodolfo Ziberna propone alla presidente Serracchiani sfiora e forse
supera il limite del reato di diffamazione. Nessuno dei volontari che in queste
ultime settimane ha impegnato tempo soldi ed energie in un’opera di supplenza
(cibo, coperte e precario tetto nelle notti sotto zero), proprio nessuno ha
ricevuto un solo euro in cambio della propria attività. E nessuno, ma proprio
nessuno di essi ha mai neppure lontanamente pensato di convenzionarsi con la
Prefettura per ricevere i famigerati 35 euro in cambio dell’offerta di vitto e
alloggio. Si tratta di un’iniziativa del tutto spontanea, basata sull’amicizia
e la solidarietà immediata, che nulla ha a che fare con l’accoglienza
istituzionale, giustamente retribuita – sulla base di precisi accordi e
convenzioni sulla cui legittimità deve vigilare lo Stato - in quanto richiede
la professionalità, la responsabilità e la competenza. Ben venga il giorno in
cui non ci sia più bisogno del “volontario spontaneo” che si farebbe
immediatamente da parte nel momento i problemi fossero affrontati e risolti
dalle istituzioni preposte.
Ma dopo aver “speso” un mese di impegno diurno e spesso
notturno per evitare alla città l’onta di qualche morto per freddo o per fame,
sentirsi dire che si è interessati a qualche businnes non è disinformazione, ma
vera e propria diffamazione."
Condivido la lettera "Adesso basta", come pure lo scritto di Andrea Bellavite sul Forum.
RispondiEliminadispiace davvero.
RispondiEliminapotrebbe essere la Prefettura a diramare un comunicato che pone fine alle insinuazioni, perchè in genere le convenzioni vengono stipulate dalla Prefettura. E quindi fugare ogni insinuazione che potrebbe anche travolgere la trasparenza dell' operato della Prefettura stessa.
I volontari sono spontanei, su questo non c''e alcun dubbio, e anche se vi leggo, come molti altri, dall estero, non hoalcun dubbio sulla vostra dedizione.
siete voi la prova che Gorizia sa dare, è generosa, attiva, viva.