foto Pierluigi Bumbaca |
Come si sono attivati gli Enti locali che hanno sottoscritto l'accordo con la Prefettura e che dovrebbero condividere con il Comune di Gorizia la gestione allargata sul territorio dell'accoglienza dei richiedenti asilo?
La nota emessa oggi da Forum per Gorizia e dal Circolo Sel Goriziafutura.
L’ordinanza del sindaco di Gorizia Romoli ha un’ottima
premessa e una pessima conclusione. Da una parte infatti sottolinea l’estrema
pericolosità del soggiorno all’addiaccio in pieno inverno e riconosce il
disagio di coloro che sono costretti ad “albergare” nei parchi cittadini,
dall’altra propone come unica soluzione l’allontanamento coatto. E’ evidente
quanto tale disposizione oltre che disumana sia anche inapplicabile: chi viene
mandato via, dove andrà se non in una altro parco nelle vicinanze? E chi
trasgredirà, come sarà punito? Con l’arresto per un reato non commesso? Per un
foglio di via che il Comune senz’altro non ha l’autorità di emettere? Con una
multa che nessuno potrà neanche sognarsi di pagare?
In assenza di autentiche politiche di accoglienza e di un adeguato sistema di riconoscimento dei nuovi venuti, dallo “spirito” dell’ordinanza si può ricavare comunque un condivisibile auspicio, quello cioè che ad affrontare la questione non ci sia soltanto il Comune di Gorizia.
Pertanto, ribadita la contrarietà a provvedimenti che sembrano utili soltanto a suscitare simpatia in un elettorato molto teso, è giusto chiedere agli amministratori degli Enti locali che hanno recentemente sottoscritto l’accordo in Prefettura come si siano attivati per metterlo in pratica. Non potendo ragionevolmente prevedere la diminuzione dell’afflusso dei richiedenti asilo nella città dove risiede la Commissione incaricata di accertare il loro status, è urgente che siano immediatamente messi a disposizione luoghi adatti all’accoglienza convenzionata, in tutti i Comuni dell’Isontino. Non è giusto e sostenibile che sia soltanto la presenza precaria del mondo del volontariato ad evitare il freddo delle notti invernali e la fame di coloro che giungeranno e non avranno neppure un luogo in cui trascorrere non soltanto le notti, ma anche le giornate d’attesa.
In assenza di autentiche politiche di accoglienza e di un adeguato sistema di riconoscimento dei nuovi venuti, dallo “spirito” dell’ordinanza si può ricavare comunque un condivisibile auspicio, quello cioè che ad affrontare la questione non ci sia soltanto il Comune di Gorizia.
Pertanto, ribadita la contrarietà a provvedimenti che sembrano utili soltanto a suscitare simpatia in un elettorato molto teso, è giusto chiedere agli amministratori degli Enti locali che hanno recentemente sottoscritto l’accordo in Prefettura come si siano attivati per metterlo in pratica. Non potendo ragionevolmente prevedere la diminuzione dell’afflusso dei richiedenti asilo nella città dove risiede la Commissione incaricata di accertare il loro status, è urgente che siano immediatamente messi a disposizione luoghi adatti all’accoglienza convenzionata, in tutti i Comuni dell’Isontino. Non è giusto e sostenibile che sia soltanto la presenza precaria del mondo del volontariato ad evitare il freddo delle notti invernali e la fame di coloro che giungeranno e non avranno neppure un luogo in cui trascorrere non soltanto le notti, ma anche le giornate d’attesa.
Si individuino e mettano a disposizione ambienti e si
attivino risorse. Ma lo si faccia subito!
Grazie per la semplicità e la chiarezza di questo post! Mi chiedo ( altri peraltro hanno già accennato alle caserme) ma l'esercito non viene abitualmente utilizzato per missioni di pace? E allora che si aspetta ad aprire le porte e le mense? Non voglio immaginare che il Governo non sia a conoscenza di ciò c h e sta succedendo a Gorizia, come lascerebbe intendere l'intervento di Laura Fasolo con Renzi. .... Perché sarebbe imperdonabile visto il rapporto che con lui ha Serracchiani. Insomma gli assessori regionali provenienti dal ns. territorio che ci raccontano? PS Ottima l'iniziativa di Nimis, sarebbe possibile avere maggiori informazioni a proposito? Marilisa
RispondiEliminaGiusto il commento che leggo, soluzioni nemmeno Voi delle sinistre ne date, e non è con accalcare al nazareno o altro luogo che si risolva, strutture ci sono, battetevi perchè vengano usate, date i 35 euro in mano a sta gente che si autogestisca, in modo che non ci siano ruberie e mangerie.
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