lunedì 22 dicembre 2014

Chi vuole mettere il bavaglio alla libertà di stampa?

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"Il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha invitato il presidente Renzi ad adoperarsi per affossare il testo di legge sulla diffamazione attualmente alla Camera per la terza lettura. Il suo autorevole parere si aggiunge alle proteste, legittime ed argomentate, già sollevare dalla Fnsi, dall'Ordine dei giornalisti, dall'Unione dei cronisti e da tutte le associazioni che hanno a cuore l'articolo 21 della Costituzione". Lo scrivono in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. "La proposta, ulteriormente peggiorata nei diversi passaggi parlamentari, continua a prevedere multe elevatissime, modalità di rettifica inapplicabili, impossibili equiparazioni tra media tradizionali e nuovi media e, soprattutto, non contiene alcun deterrente per scoraggiare quei 'querelanti temerari’ che ormai usano la querela come strumento di intimidazione sistematica e preventiva. In queste condizioni non ha senso procedere alla approvazione del testo, se non nella direzione di un accoglimento della richiesta, venuta per altro  dalle specifiche istituzioni europee, di procedere alla abrogazione della pena del carcere".  "L'associazione articolo 21, infine - concludono Corradino e Giulietti - si adopererà per la convocazione di una grande iniziativa nazionale capace di mettere insieme quanti, in questi anni, al di là di ogni logica di parte o di partito, hanno sempre contrastato ogni forma di legge bavaglio, di qualsiasi natura e colore".

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