Srđa Orbanić svela il vescovo Tomasini
di Roberto Dobran
A seguito dell'inaugurazione avvenuta a settembre 2014 del
Giardino della Biodiversità, nuova sezione high-tech dell'Orto Botanico più
antico del mondo istituito dall'Università di Padova nel 1545 per la
coltivazione delle piante medicinali, vale la pena tuffarsi negli albori
dell'orto pavatino, e farlo con Srđa Orbanić, il quale durante uno dei suoi
"percorsi filologici" si è imbattuto nel vescovo di Cittanova
d'Istria Giacomo Filippo Tomasini e di questi ha tradotto il capitolo Delli semplici più rari della provincia, facente parte del libro I De' Comentarii
storico-geografici della Provincia dell'Istria. Il sopraccitato capitolo tratta
largamente degli usi alimentari, terapeutici e apotropaici della flora istriana
all'epoca secentesca di Tomasini, il cui legame con l'orto botanico di Padova,
anche se non documentato, è sicuro.
Srđa Orbanić è da quarant'anni cultore di cose istriane per
vocazione, alla quale è stato iniziato dal nonno Barba Jože Macarea e dalla
nonna Ana Mišanka, è da trent'anni ricercatore scientifico nel campo sociolinguistico
e antopolinguistico per professione, alla quale è stato iniziato dalla madre
spirituale Nelida Milani Kruljac, ed è da sempre gastronomo e enologo, in
italiano mangione e beone o, come s'esprimono gli istriani, bonkulović per
inclinazione intrinseca, strettamente legata alla sua indole che sfugge alla
sua volontà e lo possiede - direbbe Eraclito - come un demone. Il risultato
della sinergia tra la vocazione, la professione e l'inclinazione è un duplice
pellegrinaggio. Il primo, geografico, lo ha portato e continua a portarlo in
giro per l'Istria a visitare paesaggi, ruderi, città, paesi, castelli, palazzi,
chiese, cimiteri, osterie, in cerca di immagini e chimere, suoni e silenzi,
odori e miasmi, sapori e disgusti che diano un senso di radicamento. Il
secondo, librario, lo guida da decenni da biblioteca a biblioteca e da archivio
ad archivio, attraverso manoscritti, documenti d'archivio, codici, libri
antichi, moderni e contemporanei, cartacei e digitalizzati, in cerca di
argomenti e autori istriani.
http://www.robertodobran.eu/index.aspx
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