lunedì 25 agosto 2014

Federico Righi a Gorizia .....

Quale destinazione è prevista per l'importante opera collocata nell'atrio dell'ex scuola media Locchi?

di Marilisa Bombi


La legge 29 luglio 1949, n. 717, al fine di tutelare  e  promuovere la cultura e  l'arte,  pur  in  un  momento  storico  di  particolare difficolta' per il sistema  economico  nazionale  qual  e'  stato  il «dopoguerra», ha introdotto l'obbligo di destinare  all'abbellimento, mediante opere d'arte, degli edifici di nuova costruzione, una  quota percentuale della spesa del relativo progetto, il 2 per cento. Dall'entrata in vigore  della  legge  ad  oggi  il  legislatore  e' tornato ad  occuparsi  della  materia  , con alcuni interventi normativi, succedutisi nel  tempo. Ad esempio, è stato escluso l’obbligo per alcune tipologie di edifici ed, in particolare, l'edilizia scolastica, quella universitaria, nonchè l'edilizia sanitaria. Ma con riferimento all’edilizia scolastica nel periodo di vigenza della normativa, a Gorizia, sono state realizzate molte significative opere le quali sono tuttora visibili anche se, nel frattempo, è mutata la destinazione d’uso dell’immobile al quale l’opera faceva riferimento.
E’ il caso, ad esempio, del pannello in ceramica che fa bella mostra di se sotto il portico di accesso dell’attuale comando della Polizia locale e realizzato per la scuola elementare che lì aveva sede da Tino da Noale, ovvero Agostino Piazza, la cui creatività artistica ha lasciato tracce nel DNA delle figlie Monica e Giansimona, rispettivamente ceramiste e orafe di straordinaria capacità. Altra interessante opera è stata quella realizzata da Federico Righi, artista di livello internazionale, per l’allora scuola media di via Leoni, il cui immobile (attualmente chiuso) sarà utilizzato dal Comando dei vigili del Fuoco. Relativamente a quest’ultima opera, ci si chiede se l’Amministrazione comunale ha provveduto a trasferire il pannello in una sede idonea per una fruizione collettiva dello stesso, tenuto conto che gli uffici in questione non saranno di libero accesso o, perlomeno, se in tal senso sono state assunte decisioni in merito.
 


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