giovedì 21 settembre 2017

L'annunciata "marcia dei patrioti" a Roma: il ministro degli Interni è esplicito, ci sono le leggi Scelba e Mancino per valutarla.



Ieri pomeriggio in parlamento il ministro degli Interni Minniti ha risposto ad una interrogazione dei deputati Bordo e Martelli (MdP) sull’iniziativa annunciata con notevole enfasi e diffusione attraverso i social da Forza Nuova: una marcia dei “patrioti”, “su” Roma, il 28 ottobre prossimo.




di Martina Luciani


In sostanza i parlamentari hanno chiesto al ministro di fare in modo che la manifestazione non sia autorizzata, visto che è modellata, in maniera palese e inquietante, sulla marcia di 25 mila camicie nere, avvenuta il 28 ottobre 1922, che portò Benito Mussolini al potere e diede inizio alla sciagurata era fascista.
Minniti ha precisato che da parte dei promotori (cioè la dirigenza del  partito che, grazie alla Corte di Cassazione italiana, è legittimamente classificabile come nazifascista, nda) non è stato rivolta alle autorità competente alcuna comunicazione formale.
E che se ciò avvenisse,  il quadro di riferimento delle autorità suddette sarà la legge Scelba, che vieta  la promozione e la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e la legge Mancino, che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia fascista.
In aula il deputato Bordo ha sottolineato che la nostra Costituzione è nata sulle macerie dell’Italia fascista con lo scopo di impedire il ripetersi di una simile tragedia nel futuro del Paese e che “  le formazioni di estrema destra nel nostro Paese stanno avendo un insopportabile rigurgito che cavalca onde razziste e xenofobe e che non possiamo sottovalutare oltre.”
Essere preoccupati per la tenuta democratica – timore espresso dallo stesso Ministro – deve riguardare anche questa preoccupante offensiva reazionaria, presente ovunque in Italia. Bordo ha ricordato il richiamo del presidente dell’ANPI nazionale Smuraglia , affinchè  le istituzioni siano vigili e sollecite sul fronte della sempre più esplicita minaccia fascista.
Scrive Smuraglia, pochi giorni fa, sul sito dell’ANPI: “….speriamo che il Parlamento ... si decida a disciplinare e a porre sotto effettivo controllo ciò che avviene sulla rete, dove prosperano associazioni di netta marca fascista e razzista e dove si diffondono dichiarazioni e prese di posizione aberranti ed in netto contrasto con tutto ciò che afferma la Costituzione.”
Qui, l’appello dell’Anpi  affinchè non solo l'evento  di Forza Nuova sia vietato, ma la giornata del 28 ottobre “rappresenti comunque un momento corale e diffuso di informazione e conoscenza su ciò che quella data significa e quali sono state le nefaste conseguenze di vent'anni di fascismo.”
Infine, i cittadini. C'è ancora troppa passività e troppa indifferenza, in molti settori; ed un eccessivo distacco da parte della stessa “cultura” del Paese, che pure nel passato ha dato dimostrazione assai più netta di contrapposizione alla minaccia fascista e di amore per la democrazia."


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