giovedì 25 agosto 2016

Aiuti alle popolazioni terremotate. CRI di Gorizia: insieme al cuore l'intelligenza. Altrimenti serve a niente.

La solidarietà verso i nostri concittadini dei territori devastati dal terremoto deve svilupparsi entro la logica del coordinamento e dell'effettiva dinamica tra necessità e disponibilità. Meglio rispondere con donazioni in denaro piuttosto che con materiali del tutto inutili o inutilizzabili in questa prima fase dell'emergenza. Intervista alla presidente della CRI di Gorizia.


di Martina Luciani

" Le persone hanno un grande cuore, l'emozione è fortissima, ma in questo momento evitiamo di riempire i magazzini di cose di cui non c'è effettiva necessità. Attendiamo richieste e indicazioni, per sviluppare iniziative di sostegno alle popolazioni colpite che siano realmente corrispondenti ai bisogni."
E' la raccomandazione della presidente della Croce Rossa italiana di Gorizia, Ariella Testa. E' infatti la  Croce Rossa l'organizzazione di riferimento indicata dalla Protezione Civile del FVG alle organizzazioni di volontariato che intendono avviare iniziative sul territorio.
" Non abbiamo per ora emergenza relativa a materiali da parte del coordinamento nazionale, questa sera nell'ambito della riunione organizzativa dedicata al nostro intervento diretto nei luoghi colpiti dal sisma avremo un quadro più chiaro."
Quindi le raccolte non mirate, di qualunque genere, non hanno utilità, anzi per la CRI diventano un problema gestionale, che spesso si conclude con l'eliminazione degli oggetti conferiti. Quindi attendiamo qualche giorno per attivarci con reale efficacia, in modo mirato e coordinato con le agenzie e le associazioni dei territori coinvolti.
"Vale anche e soprattutto per i farmaci, dei quali non si conoscono le modalità di conservazione, che spesso sono scaduti o in scadenza, e la cui competenza per la somministrazione riguarda solo il personale sanitario.  In un momento successivo, per particolari patologie e terapie quotidiane, i bisogni delle strutture sanitarie è meglio siano affrontati mettendo a disposizione denaro."
E la donazione del sangue?  " Non c'è una necessità oggi, c'è sempre - ricorda Testa - meglio organizzarsi per effettuare le donazioni, con le regolari procedure e controlli, nel prossimo futuro, e continuare a farlo."
A questo proposito AVIS e Centro Nazionale Sangue avvisano che  è stato attivato il “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze”,  che è meglio donare in modo programmato in accordo con le associazioni e i centri trasfusionali  aggiornati costantemente sulle necessità e che presto bisognerà ricostituire le scorte già messe a disposizione.
Quindi, quel che serve e che soprattutto servirà alle organizzazioni sono i soldi: la Croce Rossa Italiana ha attivato un Iban dedicato, che trovate qui, ed anche un sistema di donazioni on line.

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