venerdì 1 luglio 2016

FVG.Traduzioni giurate per spese mediche in Slovenia, chi si e chi no: la questione della discriminazione arriva in Parlamento. E viene confermata.

Oggi il Governo ha risposto all'interpellanza urgente di Serena Pellegrino, deputata di Sinistra Italiana, confermando, pur con l'uso di un dubitativo " parrebbe" che, mentre i cittadini del FVG appartenenti alla minoranza slovena possono continuare a tradurre da sè la documentazione delle spese mediche in Slovenia da portare in deduzione nella dichiarazione dei redditi, quelli italiani hanno da mettere in preventivo le spese ed il tempo per la traduzione giurata.

 

di Marilisa Bombi

Avevamo sollevato a fine maggio il problema delle traduzioni giurate richieste in FVG ai cittadini italiani per le spese mediche sostenute in Slovenia ai fini della richiesta della deducibilità fiscale; ci aveva seguito pochi giorni dopo il Messaggero Veneto. Oggi, la parlamentare Serena Pellegrino ha presentato un'interpellanza urgente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie. In risposta è arrivata la conferma della discriminazione in base al solito e pervicace burocratichese e ad una visione che nulla manifesta di politico e realistico.
Nemmeno la progettualità del Gect relativa alla sanità transfrontaliera rileva per il Governo: converrà davvero, a queste condizioni rivolgerci alle strutture sanitarie oltre confine? Ed esistono bilinguismi di diverso tipo in Italia, visto che il trattamento per i cittadini altoatesini e valdostani è completamente diverso e più semplice? Ci prova ora la Regione FVG ad intervenire per ripristinare il principio costituzionale di uguaglianza? Di seguito il testo del comunicato stampa. Qui il testo dell'interrogazione e la dichiarazione in aula della deputata Pellegrino.



DEDUZIONI FISCALI. INTERPELLANZA URGENTE SU DISCRIMINAZIONI IN FVG TRA CONTRIBUENTI A CAUSA DELLE TRADUZIONI GIURATE PER LE SPESE MEDICHE IN SLOVENIA.
SERENA PELLEGRINO (SI): IL MINISTERO DELLE FINANZE CONFERMA LA DISCRIMINAZIONE TRA ITALIANI, ITALIANI DELLA MINORANZA SLOVENA E CITTADINI VALDOSTANI E ALTOATESINI.

ROMA, 1 luglio 2016. “I contribuenti italiani del Friuli Venezia Giulia che abbiano sostenuto spese mediche in Slovenia devono continuare a pagare la traduzione giurata della documentazione fiscale da allegare alla dichiarazione dei redditi per ottenere le deduzioni fiscali. Oppure dimostrare di appartenere alla minoranza slovena, che invece può tradurre da sé, risparmiando tempo e denaro.”
Lo dichiara la parlamentare Serena Pellegrino (SI) che ha presentato oggi un’interpellanza urgente chiedendo che l’obbligo della traduzione giurata per i cittadini italiani sia eliminato dalle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, parificandoli ai cittadini della minoranza slovena, in parallelo con quanto avviene per i cittadini valdostani e altoatesini relativamente alle spese mediche transfrontaliere, che in forza del bilinguismo non sono nemmeno tenuti alla traduzione. Esistono allora diversi tipi di bilinguismo? In FVG, ricordo, esiste una scuola pubblica bilingue riconosciuta per legge da Italia e Slovenia."
“ Nemmeno il  fatto  - precisa Pellegrino - che esista un Gect tra i comuni transfrontalieri di Gorizia, Nova Gorica e  Šempeter-Vrojba,  con una specifica progettualità sulla sanità transfrontaliera,  rileva per questo Governo: evidentemente i vantaggi della cooperazione del Gruppo europeo di cooperazione territoriale tra Italia e Slovenia saranno appetibili solo per i cittadini della minoranza slovena, visto l’handicap della necessità della traduzione giurata a carico di tutti gli altri.”
“La risposta all’interpellanza da parte del Ministero delle Finanze conferma che non si vogliono cogliere le opportunità per rendere meno teso e difficile il rapporto tra Stato e contribuente, che non si percepisce l’esigenza di norme chiare e coerenti, che come sistema paese abbiamo un meccanismo burocratico obsoleto.
“ Non è con questo tipo di risposte, seppur condite da cortesi condizionali, che si instaura un nuovo ciclo di rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadino, né si rassicura sull’effettiva applicazione dell’equità
e del principio costituzionale dell’uguaglianza.”
“ Staremo a vedere - conclude la parlamentare - se almeno alla Regione FVG prema garantire, con opportune iniziative, l’applicazione dell’art.3 Cost. ai propri cittadini, intervenendo autonomamente sulle risposte del Governo alla mia interpellanza,  in particolare su quel “ i contribuenti italiani sembrerebbero non avere diritto” che fa accapponare la pelle, dentro e fuori la sede parlamentare.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco tutto il clamore: per le spese sanitarie sostenute all'estero (quindi non solo Slovenia) o il contribuente produce una traduzione o se non è in grado di farlo o se la documentazione ha un grado di complessità elevato, va richiesta a un professionista. Che sia Slovenia, Germania, Spagna.

Anonimo ha detto...

... Che sia Slovenia, Germania, Spagna o altra nazione.