martedì 29 dicembre 2015

Three shades of green: Procura pensaci tu!



Il comitato #nobiomasseGO ha consegnato, ufficialmente, alla Procura di Gorizia la segnalazione relativa al progetto ”Three shades of green” dell’impresa goriziana Rail services srl. Lo informa un comunicato diffuso stamani e che viene riportato, integralmente, in fondo pagina.

 

di Martina Luciani


In merito al progetto della Rail Services Srl,  il lavoro svolto dal Comitato non poteva avere un epilogo diverso. Dopo mesi di ricerca, studio, analisi e approfondimento il paradosso è innegabile: come è possibile negare ciò che è evidente,  e cioè che la collocazione del previsto impianto di trattamento rifiuti di alluminio è in un’area incompatibile dal punto di vista normativo?  A corollario: come è possibile che il Presidente della Provincia , sollecitato dal Comitato ad annullare l’autorizzazione rilasciata alla Rail Services sulla base di un presupposto errato, abbia rimandato al mittente la richiesta basandosi su una dichiarazione del Comune che non riguardava il motivo del contendere?
Riguardo al Comune di Gorizia tre sono le questioni rilevanti attinenti la complessa vicenda.
La prima è che ha indotto in errore la Provincia tacendo un aspetto sostanziale, ovvero che nella zona individuata dalla Rail services non sono ammessi impianti di trattamento rifiuti speciali.
La seconda (che ha dell’incredibile) è la dichiarazione di sostegno alle iniziative del comitato, pubblicamente resa dal Sindaco Romoli, in disaccordo con la maggioranza dei consiglieri, al termine di una sofferta discussione a proposito del progetto dell’imprenditore goriziano. Ma se il Sindaco condivideva la tesi del Comitato perchè non ha imposto agli uffici di agire in conseguenza o perlomeno non ha acquisito un parere di terzi  rispetto il quale confrontarsi?
La terza, la più complessa, investe responsabilità politiche ataviche. E’ sufficiente leggere i verbali delle sedute del Consiglio comunale, in occasione delle quali l’organo elettivo rappresentativo della comunità cittadina  avrebbe dovuto esprimere formalmente un parere, a proposito di uno dei due impianti biomasse facenti parte del progetto Three shades of green, per valutare l'operatività dell'organo elettivo e dell'esecutivo, e comprendere quindi quali siano i rapporti interni alla PA tra amministratori e dirigenza. La segnalazione alla Procura della Repubblica  espone anche le criticità rilevate a proposito della variante 36 a PRGC del Comune di Gorizia, del primo impianto di trattamento dell’alluminio end of waste, delle centrali a biomasse sud e nord, dei progetti di teleriscaldamento.  Verrà inviata anche al Ministero della Salute.

IL TESTO DEL COMUNICATO.


L’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Gorizia per l’impianto di trattamento rifiuti di alluminio, il 13 maggio 2015,  è illegittima perché si basa su presupposti errati (l’ubicazione in centro abitato e l’inesistenza delle condizioni per applicare una eventuale deroga) ? Ed ancora, il rilascio delle autorizzazioni per i due impianti biomassa Nord e Sud è stato preceduto da una accurata ponderazione degli interessi contrapposti, ovvero l’interesse economico della impresa proponente e la tutela della salute dei residenti? Ed i soggetti che hanno partecipato alla Conferenza dei servizi convocata ai fini del rilascio dei titoli autorizzatori erano stati legittimamente investiti del potere di rappresentare l’Ente? La tipologia di attività industriale che dovrebbe venir svolta dalla Rail Services è ammissibile nel centro cittadino in base alla classificazione del Ministero della salute?
Sono questi alcuni dei punti che il Comitato #noBiomasseGO  ha segnalato alla Procura di Gorizia in una dettagliata relazione di circa 20 pagine consegnata stamane negli uffici del Tribunale di Gorizia.
Il comitato, sorto inizialmente al fine di chiedere trasparenza sull’iter procedimentale del complesso progetto industriale Three shades of green della impresa cittadina Rail services, che prevede la realizzazione di due impianti a biomassa al fine di alimentare un impianto di trattamento rifiuti speciali per il recupero di alluminio, ha cercato, in ogni modo, di chiedere alle istituzioni preposte di annullare in autotutela l’autorizzazione per lo stabilimento indicando, con precisione, a Comune e Provincia, i motivi della sua presunta llegittimità.
Ma a fronte del muro opposto ad ogni pur possibile intervento amministrativo, il Comitato non ha avuto altra possibilità che segnalare la vicenda alla Procura cittadina perché la stessa possa valutare se nel complesso iter procedimentale che ha accompagnato l’emanazione degli atti per l’attuazione del progetto della Rail Services, sono state, o meno, violate delle norme e se vi siano responsabilità  da attribuire per tali violazioni.
La segnalazione del comitato espone a tale scopo anche le criticità rilevate a proposito della variante 36 a PRGC del Comune di Gorizia, del primo impianto di trattamento dell’alluminio end of waste
( autorizzazione il 4 aprile 2014) , delle centrali a biomasse sud e nord, dei progetti di teleriscaldamento.  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pubblicate cortesemente anche il testo della relazione di 20 pagine e il nome degli esperti che l’hanno scritta, giusto per completezza di informazione. Grazie.

stefano Cosolo ha detto...


al di là del tema trattato, estremamente importante e serio e spiegato bene nel testo dell'articolo, mi colpisce il commento, significativo esempio delle nuove frontiere della comunicazione e del linguaggio sul web: un anonimo che fa delle richieste "per completezza di informazione" è alquanto paradossale (per usare un eufemismo)!
Stefano Cosolo