domenica 6 settembre 2015

Scalzi, in marcia, anche a Gorizia, l'11 settembre


Associazioni e politica aderiscono all'iniziativa partita
da Venezia
per camminare scalzi e mettersi
al fianco dei profughi in fuga e in marcia verso l'ignoto della nostra civiltà.


di Martina Luciani
 


 E' partita da Venezia l'organizzazione della "Marcia delle donne e degli uomini scalzi", per chiedere ai governi di tutta Europa la  cer­tezza di cor­ri­doi uma­ni­tari sicuri per vit­time di guerre, cata­strofi e dittature; l' acco­glienza degna e rispet­tosa per tutti; la chiu­sura e sman­tel­la­mento di tutti i luo­ghi di con­cen­tra­zione e deten­zione dei migranti; il superamento del groviglio inefficace del Regolamento Dublino e la creazione  un vero sistema unico di asilo in Europa.  
Anche a Gorizia si sta lavorando per realizzare, all'unisono con Venezia e le altre città aderenti, analoga iniziativa: l'11 settembre, alle 17,  la marcia di persone che  cammineranno senza scarpe partirà da piazza Martiri della Libertà  e raggiungerà il parco della Rimembranza, giardino che ha aggiunto purtroppo ai suoi simboli, carichi di significati e di memorie irrinunciabili per l'identità civile della comunità, anche il fatto di essere il recinto che spezza il mondo in due, da una parte noi, e dall'altra parte Loro, i migranti in fuga dal pericolo, dalla paura che per loro è quotidiana come il " dacci oggi il nostro pane", dalla guerra, dal terrorismo, dalle macerie delle loro vite e delle loro case, dalle peggiori crisi climatiche del pianeta, dalla terra natia che non può più sostentarli. Il simbolo di qualcosa che la nostra città storicamente non è mai stata: chiusa, non accogliente, ostile, cattiva persino. Un simbolo di cui avere vergogna e rispetto al quale prendere, ancora una volta, posizione.
Ai partiti e alle associazioni che hanno già dato adesione e partecipano all'organizzazione ( SEL, Rifondazione, PD, IDV e gli altri che si aggiungono via via) si uniranno i cittadini che intendono condividere la tragedia delle donne e degli uomini costretti alla fuga sulle strade del mondo: scalzi, perchè hanno abbandonato radici e  identità, e sono partiti alla ricerca di futuro, diritti, libertà, dignità.
Informazioni e aggiornamenti qui.

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