martedì 28 aprile 2015

Centrale/i a biomasse: Essere Cittadini pone precisi quesiti agli assessori e al presidente della Provincia. Attende risposta.

L'esigenza di essere informati, di partecipare al dibattito su una questione che riguarda fondamentali diritti, di avere precise risposte su aspetti tecnici del progetto della centrale a biomasse di Rail Service ancora oscuri per i comuni mortali, ha spinto l'associazione Essere Cittadini, per il tramite del suo presidente Stefano Cosolo,  a inviare una lettera al presidente Enrico Gherghetta e agli assessori della giunta provinciale. 




" Siamo un gruppo di cittadini che abitano a Gorizia e vi scriviamo mossi da un vero e proprio interesse politico: la nostra salute, la possibilità di crescere serenamente i nostri figli, di far frequentare loro gli asili, le scuole, le strade, i parchi pubblici e di svolgere la nostra vita sociale, familiare e lavorativa senza correre il rischio, purtroppo già molto alto nel nostro territorio, di sviluppare una delle tante forme tumorali che riempiono la drammatica statistica, da tutti consultabile, del registro regionale dei tumori.
Con la presente vi chiediamo di informare tutti i cittadini di Gorizia sul progetto della costruzione di due centrali a biomassa in via Trieste da parte di un'impresa privata, cioè nel pieno centro urbano tra i quartieri di Sant'Andrea, Campagnuzza e Sant'Anna a pochi metri da case, asili, negozi, ecc.. Pensavamo che la questione fosse risolta con il pronunciamento del Consiglio comunale e della Conferenza dei Servizi, poi abbiamo appreso dalla stampa che così non è.

Che cosa sta succedendo? Visto che l'esecutivo della provincia, da voi costituito, dovrà pronunciarsi in merito – cosa che non ha precedentemente fatto nonostante dovesse, come si rileva dalla sentenza del T.A.R. - e visto che noi cittadini, come sempre, pur essendo i destinatari finali delle vostre decisioni non siamo minimamente informati e coinvolti, vi chiediamo:
1) Avete intenzione di informare e consultare i cittadini prima di assumere una decisione che può segnare il loro futuro per anni? Quali sono le linee guida e i parametri che adotterete per la vostra decisione?
 E, ancora, infine, proprio in un periodo storico dove la distanza tra politici e cittadini si è fatta enorme, pensate che sia un condizionamento illegittimo o un modo normale e democratico di procedere all’interno di una comunità,  attivare il contraddittorio con la cittadinanza in questo caso sul progetto delle due centrali a biomassa e permettere così quell’effettivo controllo politico che ad essa spetta sull'operato dei propri rappresentanti e che, di fatto come spesso accade, a decisioni prese, risulta del tutto inutile e inefficace?
2) Sulla questione, in particolare, come cittadini direttamente interessati, riteniamo doveroso essere informati sulle risultanze tecniche dei rischi per l'ambiente emerse dalla conferenza dei servizi, in particolare vi chiediamo di rendere noto attraverso i canali informativi a disposizione (sito della provincia, stampa locale, incontri pubblici):
- il parere dell'Azienda sanitaria, segnatamente se tali impianti producono emissioni cancerogene, in quale misura e in quale misura vanno ad aggiungersi a quelle già prodotte dalle attuali centrali in funzione;
- dei Vigili del fuoco, se tali impianti costituiscono trasporti pericolosi o depositi di gas pericolosi per le abitazioni adiacenti o altri potenziali pericoli per la pubblica incolumità;
- degli uffici competenti, se tali impianti sono compatibili con il piano di zonizzazione acustica che sta approvando il Comune di Gorizia;
- quale impatto avranno tali impianti sull'assetto del territorio, tenuto conto in particolare della sicurezza dei trasporti (rete ferroviaria), delle civili abitazioni (vibrazioni, ecc.), dello svolgimento di tutte le attività sociali della comunità e se, addirittura, da un punto di vista procedurale tali impianti non richiedano una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) da parte degli organi regionali.
Sig. presidente – e sig.ri assessori - concludiamo citando un auspicio tratto dal suo programma politico, che assolutamente condividiamo: “Vogliamo vivere una provincia di Gorizia che sia un luogo bello, sano ed ecologico. Dove tutti vengano considerati persone e non numeri”, a cui ci sentiamo in dovere di aggiungere e ricordare a tutti un passo della Nostra Costituzione: “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (art. 41).
Attendiamo una  risposta che, riteniamo, sia dovuta a tutti i cittadini goriziani, non solo a chi scrive e siamo disponibili ad un incontro pubblico sulle importanti e preoccupanti questioni poste.


 Stefano Cosolo, Associazione Essere Cittadini Gorizia



Nessun commento: