venerdì 27 febbraio 2015

Dolce tenero Franz! …. ci mancherai



La panetteria Viatori chiude. Un altro pezzo di storia che se ne va. 

di Marilisa Bombi



Magari alle nuove generazioni piace la profumeria Limoni o Intimissimi, la libreria Ubik e Camicissima. Io, in “C’è posta per te” tifavo per Meg Ryan. Ma così va il mondo. Magro lamento consolatorio per gli over anta o giù di lì. Quelli, insomma, che passando davanti al negozio di Finizio all’angolo tra via Carducci e Seminario rimanevano con il naso attaccato ai vetri per l’eternità fino a quando la mamma, o la tata, non gli tirava via.

mercoledì 25 febbraio 2015

Jobs Act: radiografia dell'inganno, tra tutele crescenti, ingranaggio dei contributi risparmiati, art.18 archiviato.



Una analisi dell'architettura normativa, incluse le conseguenze sulla pelle dei lavoratori, dei giovani e dei contribuenti tutti. La gestione del caso della Connecting People,nel rinnovo dell'appalto del Cara di Gradisca d'Isonzo, che sta per sfociare nella tragedia lavorativa e umana per  70 persone, potrebbe dimostrare sul campo gli effetti dei meccanismi e degli intenti del Jobs Act.
 

di Paolo Del Ponte

 

E’ il 3 il nuovo numero fortunato di Renzi e del suo scudiero, l’ineffabile ministro del lavoro Poletti, che vive costantemente in un dolorosissimo conflitto di interessi.  Per il momento accantonato l’80, nel senso di euro (anche perché sarebbe interessante sapere quanti italiani, realmente, abbiamo percepito   i famosi 80 euro) il nuovo cavallo di battaglia diventa l’utilizzo del 3 per una serie di provvedimenti. Ci riferiamo all’avvio del Jobs act (amichevolmente già definito “giobatto”) ed alle speranza occupazionali che tale provvedimento ha suscitato in tanti giovani, oltre che in Confindustria ed affini.
E’ opportuno ricapitolare brevemente:
1 - Con provvedimento del ministro di cui sopra, le assunzioni a tempo determinato possono ora protrarsi per tre anni. Un povero cristo può, quindi, essere assunto dalla stessa azienda per 5 volte nell’arco del triennio. 
2 -
Il famigerato contratto a tutele crescenti, di cui al “giobatto” appunto, ci mette 3 anni per poter lievitare ed esplicare in pieno le proprie “tutele”;
3 - ed infine sono 3 gli anni per i quali un’azienda che assume un lavoratore a tempo indeterminato, a partire dal 1 gennaio 2015, risparmia 8.060 euro all’anno di contributi previdenziali per ciascuna delle assunzioni.

Ora mescoliamo le tre situazioni e cerchiamo di capirci qualcosa.
E’ prevedibile che, nei prossimi mesi, avremo un improvviso aumento delle assunzioni a tempo indeterminato con grande sbandieramento mediatico del premier, che in questo è sicuramente il più bravo. Non è altrettanto sicuro che avremo un aumento netto di occupazione (sicuramente non significativo e probabilmente messo in secondo piano ) poiché è noto che il datore di lavoro assume quando ha qualcosa da far fare al suo dipendente, certamente non per la ragione che questo semplicemente costa poco.

martedì 24 febbraio 2015

Lavoratori del CARA senza stipendio e in bilico sul baratro della disoccupazione: ufficiale che il Ministero degli interni non intende applicare la clausola sociale.


Foto di Thomas Lenardi

I dipendenti  della Connecting People in sciopero ricevono il “niet” definitivo dalla Prefettura di Gorizia per veder aperto uno spiraglio per il loro futuro lavorativo nella prospettiva della risoluzione consensuale dell’appalto per la gestione del CARA ( risoluzione di cui non si sa ancora nulla). Grave affermazione sul livello di professionalità dei lavoratori:  è da discutere, dice il Prefetto Zappalorto. 



di Martina Luciani



Si sta ancora svolgendo, davanti alla Prefettura di Gorizia,  il presidio dei lavoratori del CARA di Gradisca d’Isonzo, nell’ambito dello sciopero indetto da Fisascat Cisl, Funzione Pubblica CGIL e Uilfpl  unitarie.
Lo sciopero del 27 gennaio scorso non ha smosso nulla della palude in cui i dipendenti della Connecting People stanno poco a poco affondando: in vista della risoluzione consensuale del contratto tra Prefettura ed ente gestore ( e mentre sono stati appena pagati gli stipendi di...ottobre 2014) la chiusura, pressochè blindata, sul futuro lavorativo e professionale di una settantina di persone, e relative famiglie, è  estremamente preoccupante.
Abbiamo avuto già modo di occuparcene, in particolare rispetto all’atteggiamento del Prefetto, disposto a promettere pubblicamente l’applicazione della clausola sociale salvo poi escluderne l’applicazione dopo qualche giorno soltanto. Intanto la situazione al Cara, dove il numero dei richiedenti asilo aumenta di continuo rendendo necessario l’allargamento nell’adiacente complesso del CIE e i conseguenti super turni di lavoro del personale in servizio, si fa sempre più difficile sotto il profilo gestionale ( mancano i pagamenti delle Prefettura per provvedere alle necessità elementari).
Le organizzazioni sindacali spiegano in un comunicato gli sconfortanti risultati della giornata di sciopero di ieri.
“ Oggi ( cioè ieri) durante la manifestazione le cose sono peggiorate. Le OO.SS. sono state ricevute prima presso la UTG di Gorizia dalla Vicaria del Prefetto dott. Allegretto, la quale ha dichiarato che la  Prefettura ha fatto il possibile per risolvere la situazione dei  pagamenti ,che non vi sono novità rispetto alla ipotetica  risoluzione consensuale dell'appalto, aggiungendo poi che per quel  che riguarda la clausola sociale più volte richiesta dalle OO.SS. il Ministero ha dichiarato la non volontà di inserirla.”

domenica 22 febbraio 2015

Aeroporto di Ronchi. Trasparenza sui bandi di gara zero. Ilaria Del Zovo, M5S, interroga la Giunta regionale


Interrogazione M5S su bandi criptati. Dal Zovo: «Perché da noi serve una password? Perchè siamo diversi da Verona, Bari, Brindisi, Foggia o Taranto?»



«All’Aeroporto di Ronchi hanno un modo curioso di intendere il concetto di trasparenza.
Sul sito internet istituzionale della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa tutti i documenti riguardanti alcuni bandi di gara sono consultabili solo con una password. La parolina magica, che non risulta in alcun modo indicata sul sito istituzionale, viene richiesta quando si cerca di aprire i file riguardanti questi bandi. Insomma, non è consentita la libera consultazione di questi documenti."
Lo scrive in una nota
la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo che sull’argomento ha appena depositato una interrogazione rivolta alla giunta Serracchiani.Chiede Del Zovo: "Come mai a Ronchi sono così riservati mentre – per esempio – bandi analoghi pubblicati sul sito dell’Aeroporto di Verona o su quello degli Aeroporti delle Puglie sono consultabili con la massima trasparenza e visibili a tutti?».
Ed entra nello specifico: «Quali provvedimenti intende emanare l’esecutivo regionale per rendere pubbliche e consultabili a tutti le procedure di affidamento avviate dalla Società partecipata? Con la nostra interrogazione, che prende spunto da alcune segnalazioni che ci sono arrivate, vogliamo capire se ci siano state delle violazioni del codice nazionale degli appalti e a chi siano ascrivibili eventuali responsabilità».
«A nostro avviso le modalità attuate a Ronchi risultano essere in palese contrasto con le disposizioni in materia di trasparenza e pubblicità in materia di procedure ad evidenza pubblica. Per questo – conclude la portavoce M5S – abbiamo segnalato questa anomalia anche all’Autorità nazionale anti corruzione (Anac)».

Benessere dell'anima e del corpo attraverso il suono: sperimentare la musicoterapia a Gorizia

Ciclo di quattro incontri  al Bratuž, per sperimentare personalmente
gli effetti
della musicoterapia nel proprio
personale percorso di auto conoscenza e nell' incontro con gli altri.


Sara Hoban è una musicista che ha scelto un percorso molto particolare: la musicoterapia. Dopo essersi diplomata in Italia, il suo percorso di studio  si è sviluppato a Buenos Aires  proprio nella Scuola di Musicoterapia fondata  da Rolando Omar Benenzon,il musicista e psichiatra argentino che ha codificato un metodo riconosciuto in tutto il mondo come Modello Benenzon, rivoluzionando i concetti che erano esistiti fino agli anni settanta del secolo scorso riguardanti il senso, l'importanza e il posto che il materiale sonoro non verbale ricopre e trova sede nella struttura della psiche.
 "Suono, corpo e voce, strumenti per il benessere psicofisico" è il titolo dato ad un ciclo di 4 incontri guidati da Sara Hoban, i mercoledì sera, a partire dal 4 marzo, dalle 20 alle 21.30, al Kulturni Center Lojze Bratuž, in viale XX. Settembre 85  a Gorizia.
Questo percorso si sviluppa dal presupposto che la musicoterapia offre delle esperienze non verbali che favoriscono l’apertura, la comunicazione, la relazione, ampliando così i canali di espressione, l’ascolto e l’introspezione.

venerdì 20 febbraio 2015

I barbari e l'arte



La fontana di Pietro Bernini (padre) e Gianlorenzo (figlio), che divide Piazza di Spagna, proprio ai piedi della Scalinata di Trinità dei Monti, in due ali di farfalla, è da sempre punto di riferimento per ogni viaggio o breve vacanza a Roma.


di Nevio Polli

Questa originale, ingegnosa e bellissima fontana si trova in uno dei luoghi simbolo-cartolina di Roma, una delle piazze più famose e più belle del mondo, sintesi di ciò che è ed è stata Roma, riassunto della sua storia, arte, bellezza e devastazione.
Ancora una volta i barbari hanno violato e umiliato la città più bella del mondo (Venezia, l’ho detto più volte, è fuori classifica). Certo, andando indietro nel tempo, si dovrebbe dire che la città a queste devastazioni c’è abituata ormai da millenni, e l’elenco di tutte quelle genti che, per qualche oscuro divino disegno non sono state toccate dalle scintille di Prometeo, è interminabile: dagli enormi guerrieri elmocornuti provenienti dalle foreste germaniche a quelli ancora più brutti e feroci delle steppe dell’est, ai vari principi e sottoprincipi neri, alle varie ditte “Papi Barberini & nipoti” specializzate in demolizioni & arraffature, alle truppe di Carlo V alle quali l’Isis si ispira, ai Francesi che, portatori di Libertè, Egalitè e Fraternitè a cannonate hanno demolito Gianicolo e dintorni, schiacciato la Repubblica e rimesso sul trono il  democratico PapaRe che, affascinato dalla novità ed efficienza, ha subito importato dai liberatori la ghigliottina, per poi continuare con i vaneggiamenti demenziali del Ventennio che per esaltare la grandezza dell’Urbe aveva pensato bene di demolirla, al traffico selvaggio dei selvaggi di oggi, all’orrore estetico dei palazzi dei palazzinari, all’orrore morale dei troppi politicanti con codazzo di servi e sottoservi vari…  e si potrebbe continuare ancora e ancora, fino a ieri. Altro orrore: tra tante barbarie a Roma mancavano soltanto gli orribili e odiosi ubriaconi olandesi, poveri bulli dementi contro i quali, le nostre pur ottime forze dell’ordine (1300 circa le guardie, 400 i ladri) nulla hanno potuto. L’Italia ha chiesto in questi giorni il comando delle possibili operazioni militari internazionali in Libia: l’Isis in festa!

mercoledì 18 febbraio 2015

RAI 1 a Gorizia per parlare di richiedenti asilo. E altro. Una dichiarazione di Ilaria Cecot sugli intenti del programma.

Gelida mattina, piazza Transalpina, autorità ed esponenti politici, associazioni attive nel sociale e nella tutela dei diritti, volontari dell'emergenza che non finisce mai, lavoratori senza tutela della Connecting People che gestisce il Cara di Gradisca. E richiedenti asilo, quelli senza convenzione, gli ultimi degli ultimi, quelli per cui l'affermazione del prefetto di Gorizia "hanno gli stessi diritti dei cittadini" non vale.

di Martina Luciani

 

Tutti assieme,ad un'ora improponibile, per la trasmissione calderone di RAI 1 del mattino, Agorà. Lasciamo che le immagini del reportage di Thomas Lenardi esprimano le posizioni ideologiche, le dinamiche di pensiero e le problematiche che si sono intrecciate davanti alle telecamere.
Riportiamo però la sottolineatura di Ilaria Cecot, assessore provinciale all'immigrazione,   su quanto è stato "inappropriato
l'accostamento della situazione dei profughi con il terrorismo, con l' Isis, con la Libia, con la guerra. Un'impostazione del tutto controproducente per dare una corretta lettura alle problematiche dell'immigrazione. I nostri sono legalmente richiedenti asilo, sono qui perché la legge lo consente e ne disciplina l'accoglienza. Chi non c'è è lo Stato, che in Europa non chiede la necessaria e urgente armonizzazione norme nazionali, che è assente anche per i settanta lavoratori della Connnecting people,  ai quali la Prefettura di Gorizia non assicura risposte e tutele."
Ilaria Cecot si dissocia dalla linea editoriale del programma che " invece di fare informazione ha fatto terrorismo mediatico. Una trasmissione che nella gestione degli interventi in studio ha dato l'impressione di essere del tutto squilibrata, lasciando di fatto prevalere le dissertazioni demagogiche di Matteo Salvini."



La trasmissione Agorà può essere rivista sul sito della RAI.

martedì 17 febbraio 2015

Emergenza profughi a Gorizia. Volontariato ottiene dal Prefetto solo una cortese dichiarazione di impotenza a risolvere l'impasse.

 Risultanze amare dell'incontro con il prefetto richiesto dai volontari. Il comunicato stampa dell'unico consigliere comunale presente, Manuela Botteghi, intitolato Magiche ordinanze: serve informazione, trasparenza, coordinamento.
La Prefettura di Gorizia si dichiara impotente, lavora su numeri e fatti inesistenti, ignora per mesi le comunicazioni dei sindaci, le soluzioni che parevano a portata di mano sono inaccessibili o troppo costose, in fondo c'è sempre l'ex CIE da riaprire. Un libero ( ma non romanzato) resoconto dell'incontro con il prefetto dottor Zappalorto e il viceprefetto aggiunto dottor Spoldi.


di Martina Luciani


( P sta per Prefetto, V sta per volontari)

P : Se i volontari dovessero cessare la loro opera, se le capacità di accoglienza di bassa soglia della Caritas diocesana dovessero risultare insufficienti, se non ci fossero ( e non ci sono) nell'immediato altre soluzioni, si riapre l'ex CIE.
V: Un carcere?
P: Si, ma è meglio che tornare sul fiume!  Nonostante la guerra con il sindaco di Gradisca e con tutti quelli che dicono che i profughi non possono stare là: 300 ce ne possono stare!
V: E l'ordinanza anti bivacco?
P. Non è un problema della Prefettura. La responsabilità del coordinamento e dell'assistenza è dello Stato, l'accoglienza deve essere gestita dalle Regioni e dagli Enti locali, quindi  il Comune ha delle responsabilità in ordine ai servizi alle persone, così come l'Ambito deve intervenire sulle necessità sanitarie.

giovedì 12 febbraio 2015

Galletti e sceneggiate: ovvero Gentile e Oreti, statisti allo scontro in consiglio comunale. Una nota del Movimento 5 Stelle.



Ultimo consiglio comunale.
Opposizione e parte della maggioranza escono dall’aula facendo mancare il numero legale.
Accade perché Fabio Gentile (FI) con mozione d’ordine ha anticipato la discussione sulla faccenda della benzina agevolata  richiesta da Fabrizio Oreti (Per Gorizia). Ma Oreti, proprio lui, era assente; così si è fatto in modo, con il beneplacito del sindaco Romoli, di  rimandare ad una prossima riunione. Perché  Gentile ha architettato questa mossa machiavellica? Per mettere in evidenza che la maggioranza di centro destra ha al suo interno il problema politico di nome Oreti. Così ce la spiega lui, rancoroso in sovrapprezzo anche perché l’iniziativa dell’opposizione di far venir meno il numero legale ha fatto il gioco del sindaco e della maggioranza, altrimenti in grave ambascia sulla specifica questione.
Gentile contro Oreti, dunque, nell’arena del consiglio comunale: e lo chiamano scontro politico? Ohi, poveri noi…
“Galletti e sceneggiate” forse è titolo più appropriato, scelto dalla consigliera Manuela Botteghi ( M5S) per una sua nota.
 


“ Vedere il bue che dà del cornuto all’asino fa sempre un po’ sorridere , ma suscita proprio ilarità  leggere che  il collega Fabio Gentile  dà lezioni  di buon comportamento anti-Romoli, dopo la sceneggiata di lunedì scorso in Consiglio Comunale.”
Botteghi prosegue: “Il tutto dopo che da mesi è in atto lo sfaldamento  della maggioranza di centro destra e che la sua balcanizzazione è ormai lampante. Le divisioni hanno in parte radici “romane” e di bottega,  hanno sullo sfondo la lotta per l’eredità politica di Romoli  , ma sono  declinate in modo del tutto nostrano e naif da parte di due galletti che si affrontano montando la cresta virtuale, coinvolgendo tutto il Consiglio e mettendo in difficoltà il Sindaco, il quale   poco abituato com’è a gestire il dissenso ,ogni tanto perde la testa e avalla decisioni come quella di far mancare il numero legale.

mercoledì 11 febbraio 2015

Voglia di trasparenza: quanto costa Iris che, di fatto, non fa più nulla?


Botta e risposta in Consiglio comunale tra il "Gruppo Gorizia è tua" e l'assessore Pettarin a proposito delle società partecipate.


A fine dicembre è stata presentata la sottoindicata interrogazione con oggetto: Trasparenza società partecipate. In sintesi, il gruppo consigliere aveva chiesto in che modo il Comune vigila sulle società partecipate, soprattutto in relazione al fatto che "Esaminando il  sito di Iris srl si deduce che, tale società, dopo aver ceduto i vari rami, sopravvive allo stato attuale solo al fine di gestire le attività residuali.

Squitieri, presidente della Corte dei Conti: l' Italia rischia l'assuefazione alla corruzione e al malaffare.

Pasquale Squitieri all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015, evidenzia il circolo vizioso tra crisi economica e corruzione, “nel quale l'una è causa ed effetto dell'altra”. E illustra le problematiche legate alla riforma degli enti locali, dalle Province alle Città metropolitane. Tutto il resoconto su Regioni.it




Un monito chiarissimo . L’Italia barcolla sull’orlo dell’abisso: “Il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi”. Così si è espresso Il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri inaugurando  l'anno giudiziario 2015. La nostra economia,fragile contesto in cui gli operatori hanno sempre meno fiducia,  patisce gli effetti devastanti  di mala gestione e corruzione , ma rischiamo anche di veder annullata”.
Dal  poderoso discorso di Squitieri, annotiamo quanto affermato a proposito della riforma degli enti locali.
Oltre ad essere  “prioritario riorganizzare le strutture dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidità e trasparenza ai bisogni dei cittadini”, poco convincono “le annotazioni relative ai risparmi di scala conseguenti a tali processi di unificazione, essendo la struttura delle spese fortemente squilibrata sulla componente relativa agli oneri inderogabili”. I risparmi prevedibilmente ottenibili dalle riforme delle amministrazioni pubbliche, “ sono di entità contenuta, mentre è difficile ritenere che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi.

martedì 10 febbraio 2015

Autonomie locali: dove stiamo andando?



Non è possibile che la rivoluzione statale e regionale che investe le autonomie locali rimanga argomento per gli addetti ai lavori. Le leggi di riforma riguardano prima di tutto i cittadini. Tanto più che in questo caso travolgono quello che soltanto una decina di anni fa era considerato come attuazione del principio comunitario di sussidiarietà e del principio costituzionale di valorizzazione delle autonomie locali.

di Marilisa Bombi

Manuela Botteghi, capogruppo in Consiglio comunale per il Movimento cinque stelle ha portato in primo piano, a livello cittadino, la questione della legge di riforma delle autonomie locali. Ma ahimè, pare proprio che dei contenuti di questa innovativa legge si interessino solo gli addetti ai lavori. Mentre, invece, questa legge riguarda ogni cittadino della regione.

Chi scrive ed ha l’età giusta per poter guardare al “passato” non può che prendere atto che questa è la vera rivoluzione compiuta dalla generazione dei quarantenni che hanno deciso di rottamare non soltanto politici o politicanti che dir si voglia per un necessario (a dir loro) ricambio generazionale, ma l'intero assetto costituzionale. Ciò che, sotto un certo punto di vista, non si può non far notare, infatti, è che viene ad essere travolto ciò che soltanto una decina di anni fa veniva salutato come attuazione del principio comunitario di sussidiarietà e del principio costituzionale di valorizzazione delle autonomie locali. La soppressione delle provincie, in questo contesto, rappresenta la negazione di quanto nel 2001, con la legge costituzionale 3 era stato entusiasticamente affermato nella riforma del titolo V e, più specificatamente, con l’articolo 118. Ma chi vivrà vedrà, come si suol dire.

Allora, ed eravamo già nel terzo millennio, la parola d’ordine era federalismo e decentramento. Due termini il cui contenuto era talmente trabocchevole di novità da far trionfalisticamente titolare il commento alle novità legislative, da parte di un quotidiano nazionale, “L' Italia? Ora è fondata sui Comuni” . E così, il Friuli Venezia Giulia, unica regione assieme alla Sicilia a non aver mai decentrato le funzioni statali ai comuni che nel resto d’Italia sono state trasferite già nel lontano 1998 (d.lgs 112) fa da avamposto alla riforma delle autonomie locali nel momento in cui i comuni, soprattutto quelli piccoli, sono stati privati di mezzi e di risorse. Insomma afflitti dallo sfinimento ed incapaci di dare risposte ai cittadini.

Che dire? Perlomeno cerchiamo di capire che cosa sta succedendo e dove stiamo andando. Essere cittadini consapevoli significa prendere atto che siamo degli esseri umani straordinari, con diverse capacità, che siamo parte di una comunità, che siamo noi gli artefici del destino e della storia politica del luogo in cui viviamo. Cerchiamo pertanto di capire che cosa sta succedendo nel nostro Paese, a partire dalla legge Delrio dello scorso anno, dal quale è partita la trasformazione della Repubblica così come era stata disegnata dal Costituente.

Un commento della legge statale n.56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” che ridisegna confini e competenze dell'amministrazione locale è disponibile cliccando qui
L'iter legislativo di approvazione della legge regionale 12 dicembre 2014, n. 26 “Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative”, pubblicata nel Supplemento Ordinario al BUR n. 23 del 17 dicembre 2014,i necessai approfondimenti e le schede di lettura sono disponibili qui.