mercoledì 24 settembre 2014

Perchè no il comodato per le sedi delle associazioni di quartiere nei locali del Comune?

Lo chiede il capogruppo del PD in consiglio comunale, Giuseppe Cingolani, dopo che Palazzo de Grazia è stato concesso in comodato all'associazione che ne gestirà le attività: la stessa cosa dovrebbe valere per le associazioni di quartiere relativamente ai locali dove avevano sede le soppresse Circoscrizioni.
Questo il testo della nota.

Assegnazione dei locali comunali: no a due pesi e due misure
Comodato gratuito anche per le Associazioni di Quartiere,come per l'Accademia Musicale.

di Giuseppe Cingolani


Sull'affidamento dei locali comunali alle associazioni non si possono usare due pesi e due misure: se il Comune ha trovato il modo per concedere Palazzo de Grazia in comodato gratuito all'associazione che porterà avanti l'attività della Scuola di Musica, lo stesso dovrebbe valere anche per altre realtà, in primis per le Associazioni di Quartiere, affinché possano utilizzare le sedi delle ex Circoscrizioni senza dover pagare un salasso.
Dopo la scomparsa delle Circoscrizioni, la costituzione delle Associazioni, per garantire un punto di riferimento agli abitanti dei quartieri, rientra tra le priorità che il Comune si è posto, impegnandosi ad elaborare le linee guida e il prototipo di Statuto che le Associazioni dovranno adottare per ottenere il riconoscimento formale. 
Ma nel dicembre 2013 la Giunta ha deliberato le linee d'indirizzo per l'assegnazione dei locali del Comune, stabilendo che le associazioni devono pagare, seppure con agevolazioni dal 30% al 50% sul canone di mercato. In questo modo, però, i costi per le Associazioni di Quartiere sarebbero insostenibili. Ad esempio per i locali di Piuma-San Mauro-Oslavia la nuova associazione di quartiere dovrebbe sborsare ben 15.397,50 € annui, pur beneficiando dell'abbattimento del 50% del canone.

Bisogna ricordare che le vecchie Circoscrizioni, essendo organismi amministrativi del Comune, non dovevano pagare nulla per i locali comunali.
Alcuni mesi fa, rispondendo a un'interrogazione della consigliera Korsic, il sindaco aveva riconosciuto il problema, impegnandosi a cercare una soluzione. “Siamo tra l'incudine e il martello – aveva detto Romoli – poiché la Corte dei Conti prevede un canone di locazione congruo e certificato per gli stabili delle Amministrazioni concessi a privati”. Pare che ora il Comune abbia finalmente trovato l'espediente per concedere gratuitamente l'uso di Palazzo de Grazia ad un soggetto privato come l'Accademia Musicale Città di Gorizia, in quanto associazione di promozione sociale, senza incorrere nelle ire della Corte dei Conti. Ho predisposto dunque un'interrogazione in cui chiedo al sindaco se l'Amministrazione abbia intenzione, per non creare disparità di trattamento, di applicare lo stesso criterio ad altre realtà, come le Associazioni di Quartiere, modificando la delibera del dicembre 2013 sull'assegnazione degli spazi comunali e tenendone conto nella predisposizione delle linee guida per le Associazioni di Quartiere.

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