lunedì 11 agosto 2014

Come si trova Gorizia in Italia?



Molto ma molto male ......

di Diego Kuzmin

Venerdì 8 agosto, torno a Gorizia da Trieste col treno regionale delle 17,26 che, via Udine, arriva poi a Venezia. A un quarto d’ora dalla partenza, mi siedo col giornale nel primo vagone, freschissimo per l’aria condizionata. Cinque minuti prima della partenza, arriva il controllore che dice che dobbiamo alzarci e trasferirci nella terza vettura, perché le prime due non sono disponibili. 
Così ci spostiamo nel terzo vagone, dove l’aria condizionata non era in funzione e la temperatura altissima.
Sembra proprio un piano ben congegnato per esasperare le persone, in modo che si lamentino presso la Regione FVG, cosicché questa paghi di più per dei servizi che, per logica dell’essere, le ferrovie dello stato dovrebbero fornire gratis. Infatti, le porte dei primi due vagoni, quelli che gli utenti riempiono per primi, avevano le porte spalancate, con un piccolo biglietto esposto nascostamente che però, formalmente, informava come la vettura da Trieste a Portogruaro non effettuasse il servizio viaggiatori.
Così siamo partiti al caldo, con due carrozze refrigerate, del tutto vuote. Carrozze che se non sono utilizzabili, per principio andrebbero staccate a Portogruaro, per essere poi riattaccate al ritorno.
Credo che la Regione dovrebbe seriamente pensare ad una fattiva collaborazione con le ferrovie austriache, le quali, anche se non possono effettuare servizi in autonomia, si possono però consorziare con le ferrovie locali, come le Ferrovie Udine Cividale, che da noi svolgono un egregio servizio.
Un paio di settimane fa, devo spedire una pubblicazione da 17 pagine, all’Istituto Italiano di Cultura ad Istanbul. Vado così alla Posta di Largo Pacassi a Gorizia, nell’idea di spedire con la tariffa di “Piego libri”, che costa 1,28 euro. Dopo aver fatto la fila, l’impiegata mi dice che il Piego libri vale solo in Italia e che per Istanbul, con la posta normale, avrei dovuto spendere 5 euro. Troppo costoso per 17 pagine a stampa. Così provo alla Posta di Nova Gorica. C’è solo una persona prima di me. Anche da loro il Piego libri vale solo sul territorio nazionale, però con la tariffa normale, da Nova Gorica ad Istanbul si spendono 2,18 euro.
C’è molto che non va in Italia e il raffronto che per noi è immediato, con le nazioni limitrofe, Austria e Slovenia, dovrebbe essere di stimolo per chi amministra la Regione FVG, per intraprendere una strada nuova rispetto quella che ci viene dall’egocentrico centralismo romano.
Per inciso, le Poste di Largo Pacassi sono oggi sottoposte a “Ferie selvagge”. Chiudono infatti con a giorni variabili, un paio alla settimana ma mai gli stessi, secondo un calendario appeso all’esterno, di complicatissima lettura.
I nonni, lo dicevano spesso, che si stava meglio quando si stava peggio…

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