lunedì 31 marzo 2014

Castelli aperti a Palazzo Lantieri. Gli addii. Come eravamo tra il 1914 e il 1918.

Il 5 e 6 aprile, mostre, rievocazioni,
concerti del Blechbläserquintett KuKn fanterie Regiment Nr. 97, ristoro in tenda da campo.

di Martina Luciani

L'appuntamento primaverile con "Castelli aperti", il 5 e 6 aprile, vede quest'anno coinvolto Palazzo Lantieri in maniera veramente particolare. Oltrepassato il grande portone che si affaccia su Piazza Sant'Antonio non ci sarà soltanto il Genius loci - che sempre affascina e intriga i visitatori - a trattenere gli ospiti nella particolare dimensione dell'antico palazzo, ma anche un percorso espositivo che si propone quale originale contributo nel descrivere il complesso scenario della Prima guerra mondiale.  “Gli Addii. Da Vienna a Roma, 1914/18." Questo il titolo della principale rassegna, che si aprirà in occasione di Castelli aperti, ma sarà visitabile fino a tutto maggio. Il sottotitolo descrive: "Tristezze e speranze. Come eravamo: abiti, uniformi, documenti, oggetti e una carrozza per viaggiare nel tempo. ...". In realtà, dunque, non si tratta di una semplice esposizione: è piuttosto un entrare  nel clima dell’ epoca che è drammaticamente legata per sempre alla Grande guerra e che gli abitanti di Palazzo Lantieri, così come quelli delle case accanto, nelle vie attorno, in tutta Gorizia , vissero come quotidiana e ineludibile esperienza. Così che la Storia diventi più vicina a noi e più comprensibile attraverso le piccole e immense storie delle persone.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione di Palazzo Lantieri con il Gruppo Rievocatori Storici "Monte Sei Busi", la  Pro Loco di Fogliano Redipuglia, l’ Associazione Culturale Marino Simic Trieste,  il Gruppo Rievocatori Drustvo Soska Fronta Nova Gorica. Abiti e oggetti, oltreché dagli archivi di Carolina e Clementina di Levetzow Lantieri, provengono dalle collezioni private di  Tina Campailla, Michele Pasti Tenuta Vallesina, Adriano Ceccherini, Giuseppe Campanaro.
Sono anche altre le proposte per i visitatori di “Castelli aperti” e tra queste, frutto del paziente ed affettuoso lavoro di riordino negli antichi bauli della contessa Lantieri, la mostra “I Pizzi riapparsi di Clementina Lantieri (1864-1960) "; inoltre saranno esposte le opere in ceramica di Clementina di Levetzow Lantieri, rappresentate nel titolo "Armonia, Equilibrio, Forma".
Agli ospiti verrà inoltre suggerita la sosta nel punto di ristoro in tenda da campo: "Fornaio e Oste per scaldarvi gli animi". E ci sarà la possibilità di ascoltare il Quintetto di Ottoni della banda San Paolino di Aquileia, che assumerà le sembianze del ‘Blechbläserquintett KuK nfanterie Regiment Nr. 97’, indossando l’uniforme della banda reggimentale dell’I.R. n°97 ed eseguendo le composizioni proprie del reggimento insieme ad altre composte dagli Strauss, da Franz von Suppè, Julius Fucik, Franz Josef Wagner, e così via.
Nelle due giornate di Castelli aperti, le visite guidate nelle sale al piano nobile di Palazzo Lantieri partiranno all’inizio di ogni mezz'ora (ultimo giro alle 18.30) mentre nelle sale espositive, nei cortili e nelle cantine si potrà girare ammirando le collezioni, assistere alle rievocazioni, fare un giro in carrozza, rifocillarsi e ammirare le prime fioriture primaverili del suggestivo parco.
L’ingresso a Palazzo Lantieri, così come a tutti i castelli e dimore storiche aderenti all’iniziativa del Consorzio salvaguardia dei castelli del Friuli Venezia Giulia, è di 7 euro (bambini dai 7 ai 12 anni 3,5 euro).

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