venerdì 28 febbraio 2014

Dissenso a Gorizia sull'espulsione dei 5 stelle



Perché ho votato no all’espulsione del portavoce Lorenzo Battista più altri tre

 
Comunicato stampa di
Manuela Botteghi
Movimento 5 Stelle Gorizia


L'altra sera i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno deciso di espellere i quattro senatori dal gruppo al Senato ,oggi   è stata avviata  la procedura in rete di conferma e stasera sapremo che cosa ne pensano gli iscritti. Peccato che tutto sia  avvenuto  senza nessuna riflessione sul ruolo dei portavoce, sulla realizzazione  della democrazia diretta e su come si concretizza un nuovo modello politico e istituzionale che sia in grado di trasferire ai cittadini il potere reale, obiettivo principale del Movimento 5 Stelle. In questa vicenda ci sono importanti elementi che hanno a che fare con l’interpretazione del  ruolo di puro servizio e consulenza che i portavoce dovrebbero avere, anche se  questo sembra non interessare nessuno, forse perché se dovessimo espellere tutti quelli che non fanno i "semplici" portavoce, dovremmo espellerne troppi! E il delicato equilibrio tra accettazione transitoria del principio di rappresentanza e affermazione della democrazia diretta è forse materia troppo sottile per essere compresa e valutata , sembrando più una disquisizione per cervelli un po’ bacati.

giovedì 27 febbraio 2014

Donne come il sole e come la pietra. Al Circolo Sardi di Gorizia.


Dopo l'anteprima romana, viene presentato venerdì a Gorizia il progetto teatrale di Francesca Falchi.
Si intitola "Feminas de soli e de perda" ed è un opera teatrale della drammaturga sarda Francesca Falchi. Un monologo composto da diversi monologhi, recitato dalla stessa Falchi, che descrive quelle che lei ha definito "donne di pietra e di sole":  due sostantivi che sintetizzano la natura delle donne sarde, solide ed immutabili come la pietra ed emananti energia vitale come il sole.
La rappresentazione si svolgerà venerdì 28 febbraio, alle 18.30, nella sede del Circolo Sardi di Corso Verdi 13.

mercoledì 26 febbraio 2014

I quadri di Cian in mostra



Riordino fondiario ....

di Martina Luciani

Non c’è la natura, non c’è lirismo, non ci sono nostalgie ambientaliste, non c’è lusinga alcuna:  Evaristo Cian  ci costringe a guardare la campagna, lo fa con asprezza , con colori che se ne infischiano delle dolcezze primaverili e delle opulenze estive, il suo pennello  ha suoni (grido -canto-lamento-imprecazione-sospiro) e riecheggia una pena di vivere che viene lontano.

Non sono paesaggi sereni e rassicuranti, sono i dettagli di un mondo contadino, antico ma non poi così tanto, nel quale avere il proprio destino legato alla terra significava dover inchinare la schiena alle imperiose esigenze dei ritmi delle coltivazioni, all’avarizia delle annate, alla subordinazione  sociale e allo sfruttamento del lavoro. Una campagna, dunque, trasfigurata dall’eredità  genetica che essa stessa ha prodotto (memorie, storie, archetipi, fredde nebbie respirate, sacrifici di generazioni che ti fanno guardare e vedere nel profondo ma non ti lasciano tirare su la testa se non con l’aiuto di una rivendicazione ideologica) e che trova espressione artistica definendo la natura culturale e politica dei quadri di Evaristo Cian.  Lui, in ogni quadro, per forza di cose, è il protagonista. In questo senso: se nel suo cuore c’è speranza e fiducia, non sempre ce lo fa capire; ma che ci sia voglia di lottare, di questo siamo sicuri.
Evaristo Cian espone alla galleria Mario Di Jorio di via Mameli (Biblioteca statale isontina) dal primo al 15 marzo.

martedì 25 febbraio 2014

Anche in Italia arrivano i risciò!



Il declino di un Paese

di Marilisa Bombi


Adesso potranno essere destinati all’attività di noleggio con conducente anche i velocipedi. Insomma, via con i risciò! Se ad Hong Kong ormai sono soltanto mezzi d’attrazione e per salirci a fare la foto paghi salato, mentre in India uomini in pelle ed ossa portano in giro i locali meno abbienti perché chi ha qualche rupia in più usa il tuc tuc, ovvero l’Ape della Piaggio, in Italia compaiono i velocipedi. Non più quindi solo tricicli e quadricicli, come già dispone l’articolo 85 del codice della strada, che qualche interprete burlone potrebbe sostenere siano solo quelli a motore; ma anche, al di là di ogni ragionevole dubbio, le biciclette a pedale. Lo ha deciso, seriamente, il legislatore nazionale che, con la modifica al codice della strada (art. 85) disposta dalla legge di conversione del dl Destinazione Italia, pubblicata in Gazzetta il 21 febbraio scorso, ha previsto indirettamente anche l’obbligo della licenza.

lunedì 24 febbraio 2014

Gorizia ricorda Carla Accardi

E’ scomparsa a Roma la grande artista che molti giovani e appassionati d'arte ebbero occasione di conoscere a Palazzo Lantieri.


di Carolina di Levetzow Lantieri
Mi hanno telefonato la scorsa notte, da Roma: Carla Accardi si è sentita male, è morta poco dopo in ospedale. Ne siamo profondamente desolati. A Palazzo Lantieri e tra gli appassionati d’arte di Gorizia la ricordiamo con enorme ammirazione e stima.
Artista di fama mondiale e maestra delle avanguardie, era una donna impegnata anche sul piano civile e politico: negli anni 70 fu tra le fondatrici del gruppo di artiste, critiche e scrittrici che propugnavano il valore e la specifica connotazione della creatività in termini di genere.
In occasione di "Accumulazioni", il progetto  che si svolse a Palazzo Lantieri, in diverse edizioni, e che portò Gorizia sotto i riflettori internazionali dell’arte contemporanea, Carla Accardi  si fece amare per la sua sensibilità artistica e per la sua forte personalità, muovendosi  tra  personaggi  come Jannis Kounellis, Franz West, Domenico Bianchi, Michelangelo Pistoletto   e molti altri, con una intensità e una grazia che difficilmente potremo dimenticare.

domenica 23 febbraio 2014

Un goriziano al Cairo

Appunti di viaggio

di Diego Kuzmin

Al Cairo ieri pioveva.

Incredibilmente, perché piove un paio di volte all`anno.

Infatti i ficus benjamin, che da noi sono piante da appartamento mentre qui sono alberi stradali, hanno sempre le foglie impolverate.

Il Cairo e` una citta` enorme.

Pare ci siano una ventina di milioni di abitanti, ma nessuno li ha mai contati tutti.

Pare ci siano anche cinque milioni di automobili, in perenne movimento, alla velocità media di una ventina di chilometri all`ora.

Andiamo a vivere in Butan?

Quando l'economia è più importante della dignità dell'uomo

di Marilisa Bombi



Qualcuno sapeva che un numero rilevante di detenuti nelle carceri, quasi la metà, anche a Gorizia, è in attesa di giudizio? E’ per questo motivo che l’Unione europea ha imposto all’Italia di concedere un indennizzo a chi ha subito un processo troppo lungo. Ciò in quanto rientra tra i principi connessi alla dignità umana una decisione rapida e definitiva, di condanna o assoluzione, che può arrivare soltanto, con la sentenza passata in giudicato. Da qui è nata la cosiddetta legge Pinto, praticamente imposta dalla CEDU, ovvero la Corte europea dei diritti dell’uomo.

venerdì 21 febbraio 2014

Riordinare le scuole superiori. Ma i genitori, chi li ascolta?

La Provincia chieda alle famiglie, con un questionario, le ragioni della scelta sull'indirizzo scolastico dei propri figli.

di Martina Luciani

Questa sera, 21 febbraio, nella sede del Forum Gorizia, su iniziativa degli insegnanti di Su la testa!,l'assessore provinciale Ilaria Cecot ha affrontato la vexata quaestio del dimensionamento degli istituti superiori dell'Isontino. A moderare il dibattito, con la sua consueta lucidità e pacatezza, Anna Di Gianantonio.
Dopo il putiferio scatenato alcuni mesi fa dalla presentazione del piano provinciale molte cose sono cambiate: ora è stato avviato (si chiama tecnicamente comitato di pilotaggio) un calendario di riunioni e un meccanismo di approfondimento che porterà a conclusioni scientificamente elaborate ( lo conduce l'Isig) e a considerazioni di ordine generale, nuovi orientamenti, idee geniali, chissà.
Il piano provinciale, dunque, è molto probabile subirà degli aggiustamenti, anche perché i risultati del comitato saranno rilevanti ma non gli unici ad essere tenuti in considerazione.

L’azzardo ed il gioco patologico in Friuli Venezia Giulia



La prima legge in regione del 2014!

di Marilisa Bombi

La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Ma la saggezza popolare, ormai si sa, non abita nelle sale del palazzo. E così anche la regione Friuli Venezia Giulia ha la sua legge sul gioco patologico che entrerà in vigore il prossimo 6 marzo, ma è una legge monca che dimostra, ancora una volta, che si è fatto molto di meno rispetto quanto sarebbe stato possibile e doveroso fare. Una legge, pare, scritta in fretta e furia e voluta direttamente dalla Presidente Serrachiani, ma che, ahimè, fa tanto fumo e ben poco arrosto. Una legge che, già si sussurra in giro, sarà presto rivista all’interno di una delle leggi di manutenzione che periodicamente vengono emanate. Fortunatamente il legislatore non ha fatto di tutta l’erba un fascio come hanno fatto alcune regioni, ad esempio la Lombardia, accorpando gli apparecchi che consentono il vero e proprio gioco d’azzardo con i tradizionali giochi elettronici, (chi non ricorda il mitico pac-man?) ed anche con biliardo e calcetto. E questo è già qualcosa. Ma per il fatto che tanti concittadini sono stati vittima del cosiddetto GAP (gioco d’azzardo patologico) a causa dell’offerta d’oltreconfine, qualche riflessione ulteriore andava e va ancora fatta.

giovedì 20 febbraio 2014

Dimensionamento scolastico: il dibattito si sviluppa fuori dalla Provincia.


Quale riordino per le scuole superiori della provincia di Gorizia? Progetti e strategie per garantire l'offerta formativa migliore. Nella sede del Forum Gorizia, il 21, alle 18.

di Martina Luciani
La Provincia ha avviato il cosiddetto percorso partecipato, ovvero (traducendo il gergo sociopolitichese) una serie di incontri con quanti coinvolti nel contestatissimo piano di dimensionamento scolastico.
Rimandiamo alla cronaca recente che Foglio Goriziano ha proposto
qui e qui.
Ma in scena non salgono solo  i portatori di interesse ( definizione che fa accapponare la pelle visto che il contesto è l’istituzione scuola, e non un’azienda o organizzazione economica e piacerebbe che anche il lessico evidenziasse il ruolo fondativo del sistema scolastico, dal villaggio africano alla metropoli occidentale) individuati nelle audizioni preliminari e previsti dal copione del meccanismo proposto dalla Provincia (bene, evviva la democrazia).
Infatti Su la testa! – Coordinamento degli insegnanti della provincia di Gorizia  e il Forum Gorizia hanno ritenuto di dare voce ad una propria prospettiva di discussione e hanno invitato, nella sede di via Ascoli 10, l’assessore provinciali Ilaria Cecot, venerdì 21, alle 18, per dibattere il piano proposto per le scuole superiori, le relative implicanze, le criticità. Avevamo già proposto su Piazza Traunik 
un'efficace analisi del problema.
All’incontro sono stati invitati anche i sindacati e il dirigente Campanella del CSA.

domenica 16 febbraio 2014

Fallimento Fondazione Musicale: si profila un ricorso in appello contro la sentenza.


Una vicenda su cui non si riesce ad avere chiarezza, risposte, dettagli: perché?

di Martina Luciani


Un gruppo di insegnanti e di genitori di allievi dell’Istituto di Musica "Città di Gorizia", insieme ad alcuni consiglieri comunali, ha deciso di presentare ricorso  contro la sentenza  con cui è stato suggellato il fallimento della storica Fondazione cittadina.
Qualche indizio sui contenuti del ricorso possiamo desumerlo da una nota di Giuseppe Cingolani: “Nella sentenza si legge che il giudice ha sancito il fallimento perché dice di aver preso atto, in base alla stessa richiesta di fallimento presentata dal CdA dell'Istituto, che la Fondazione musicale sarebbe un'impresa economica, dunque a carattere in prevalenza commerciale. Ma la Fondazione è un ente pubblico istituito con decreto del Presidente della Repubblica, che si sostiene per i due terzi grazie a contributi degli enti pubblici, ottenuti proprio dichiarando di non essere un'impresa di natura commerciale.”
A parte l’analisi dei presupposti e delle norme che regolano il fallimento delle fondazioni, c’è da rabbrividire perché, lateralmente al presupposto che l’attività  avesse fini lucrativi,  si potrebbe anche immaginare di dover discutere, in sede di giustizia contabile,  tutti i cospicui contributi  pubblici che negli anni hanno tenuto in piedi La Fondazione musicale.
Non solo questo passaggio dell’oscura vicenda invoca chiarezza.

Le figuracce di Francesco Piscopo.

Si profila imminente la revoca dell'incarico di coordinatore della Commissione consiliare Cultura e Ambiente.

di Martina Luciani


I capigruppo del centrosinistra in consiglio comunale hanno presentato formalmente   la richiesta di convocazione delle commissioni consiliari Cultura e Ambiente  per votare la sfiducia nei confronti di Francesco Piscopo, revocandogli l'incarico di presidente.
Piscopo, consigliere per il Popolo di Gorizia, secondo il centro sinistra non ha fornito pubblicamente spiegazioni sufficienti a chiarire la faccenda degli straordinari pagati ma non effettuati e del conseguente provvedimento disciplinare da parte del corpo cui appartiene e che è il suo datore di lavoro, cioè la Guardia di Finanza. Nè pare abbia intenzione di togliere il disturbo e uscire di scena. Anzi la scena la tiene eccome: dallo spettacolo di beneficenza che si dice costato 12 mila euro per devolverne solo 1600, alle sussurrate sue velleità da assessore comunale alla cultura.
Ma questa è una brutta cosa, caro Piscopo, che noi cittadini ne abbiamo le scatole piene di queste situazioni nelle aule dei Palazzi!

Scrive il capogruppo del PD in consiglio comunale Giuseppe Cingolani: "Come membro del Consiglio comunale, solo Piscopo può decidere se dimettersi, poiché è stato eletto dai cittadini e a loro risponde.
Ma, per quanto riguarda le commissioni comunali, la carica di coordinatore è attribuita dal voto dei consiglieri che le compongono, i quali possono anche revocare l'incarico. Noi riteniamo che Piscopo, in queste condizioni, non debba più esercitare un ruolo così importante e rappresentativo."

Salire sulla Smart del vincitore



Letta-Renzi: staffetta o rivoluzione?


di Mauro Barberis*


Rivoluzione, assolutamente. Oh che modo diverso di essere giOvani, con la O stretta stretta, da pronunciare con bocca a culo di gallina... Pensate un po’, uno va al Quirinale in Panda, l’altro in Smart. E non dite che, appena svoltato l’angolo, salgono entrambi sulla solita auto blu supercorazzata, come direbbe un grillino qualunque. Né sospirate, banalizzando, che sono entrambe pur sempre utilitarie, ossia macchine per Giovane-leader-del-Pd-che-però-deve-sembrare-diverso-da-D’Alema: l’indimenticabile Baffetto che al Quirinale arrivava direttamente sul suo yacht Ikarus II, comprato in leasing con la Banca Popolare.

Decoro urbano e tavoli da sagra



Ovvero .....  la città che vorrei.

di Marilisa Bombi 

Alla stretta decisa dalla Soprintendenza sull’indiscriminato mal-uso del suolo pubblico, che deve essere invece compatibile con la ricchezza del patrimonio immobiliare (ne abbiamo già parlato), il sindaco ha ribattuto che a Gorizia gli esercenti hanno risposto positivamente ed ha, anche, citato alcuni encomiabili esempi. Ma se questi, fortunatamente, non sono l’eccezione alla regola, che dire dei tavoli e sedie da sagra posti proprio di fronte allo studio privato del dott. Romoli o l’area attrezzata posta proprio di fronte a palazzo Attems, indubbiamente il più bel edificio storico di Gorizia? Gli eccessi non vanno condivisi ed anzi, leggi alla mano, confutati prima ancora di pretendere un’applicazione ragionevole delle norme. Ma chiudere gli occhi davanti all’evidenza è offensivo nei confronti dei quali hanno investito per rendere più bella la nostra città.