martedì 17 dicembre 2013

Nuovo nato in Regione


Rinnovata la Commissione paritetica


di Marilisa Bombi

Chissà se la nuova Commissione paritetica riuscirà laddove le precedenti sono fallite? Domanda di riserva: perché le regioni ordinarie hanno più competenze rispetto al Friuli Venezia Giulia nonostante il fatto che quest’ultima sia a “statuto speciale”.

E’ dal 1998 e, quindi, da ben quindici anni che sto cercando di trovare una risposta alternativa ad un interrogativo che risulta addirittura banale nella sua semplicità: i suoi componenti che nel tempo si sono succeduti,evidentemente, sono disinteressati alla questione.

Sta di fatto che, come informa l’Agenzia della Conferenza delle regioni “Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Graziano Delrio, ha provveduto alla nomina delle Commissioni paritetiche delle Regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Fanno parte della Commissione paritetica del Friuli Venezia Giulia: Riccardo Illy, Elena D'Orlando, Luciano Vandelli nominati dal Governo e Leopoldo Coen, Daniele Galasso, Ivano Strizzolo nominati dalla Regione Friuli Venezia Giulia. […] Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha sottolineato che "Riccardo Illy darà alla Commissione paritetica un importante contributo di concretezza ed equilibrio". "Il profilo rigorosamente istituzionale e la visione autenticamente federalista - prosegue Serracchiani - fanno di Illy realmente la persona giusta al posto giusto. Abbiamo bisogno di ridare autorevolezza a un organo cui e' demandata l'attuazione del nostro Statuto di autonomia, e ne abbiamo particolare bisogno in questo momento, nel quale la situazione emergenziale potrebbe indurre i poteri centrali dello Stato a minimizzare ruolo e perimetro della specialita' regionale. Illy, Vandelli e D'Orlando - conclude - saranno ottimi interpreti di un corretto rapporto tra lo Stato e il Friuli Venezia Giulia".

Nel 1977 e nel 1998 lo Stato ha trasferito ai comuni diverse delle funzioni esercitate dallo stesso, in forza del principio costituzionale di valorizzazione delle autonomie e di sussidiarietà verticale. Le funzioni trasferite agli enti locali con l’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 616/1977 nel Friuli Venezia Giulia sono state attuate soltanto con il dPR 15 gennaio 1987, n. 469 “ Norme integrative di attuazione dello statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia.” In pratica con 10 anni di ritardo.

Successivamente, sempre nell’ottica dei sopraindicati principi, un’ulteriore attribuzione di funzioni a livello decentrato (sull’onda lunga del federalismo) è avvenuta con il decreto legislativo 112/1998, ovvero quindici anni fa. Per tutte le regioni ordinarie ciò è avvenuto immediatamente. Nel Friuli Venezia Giulia è necessario che la Commissione paritetica trovi un accordo per il trasferimento oltre che delle funzioni anche delle risorse per esercitarle.

Ogni considerazione (mia) potrebbe essere superflua ….. Ciò in quanto la notizia si commenta da sola.

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